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Contatta il PeritoÈ un momento di terrore puro. Il cuore batte all'impazzata, lo stomaco si chiude e la mente viene invasa da un unico pensiero: "La mia vita è finita". Se stai leggendo questo articolo, probabilmente ti trovi in questa situazione: hai inviato delle tue foto intime ed ora vieni ricattato.
Prima di tutto, devi sapere una cosa fondamentale: non sei solo e non è colpa tua. Questo fenomeno criminale ha un nome preciso: Sextortion (estorsione sessuale). Colpisce migliaia di persone ogni anno, da adolescenti a professionisti affermati. I criminali sfruttano la vergogna e la paura della reputazione rovinata per estorcere denaro.
In qualità di perito informatico forense, affronto questi casi regolarmente. Il mio compito è dirti che uscire da questo incubo è possibile, ma richiede lucidità e, soprattutto, azione tecnica e legale immediata. Questo articolo ti spiegherà esattamente cosa fare, cosa non fare assolutamente e come la perizia informatica può aiutarti a identificare il colpevole e bloccare la diffusione del materiale.
La reazione istintiva di chi subisce un ricatto sessuale è dettata dal panico. Purtroppo, il panico porta a compiere due errori che fanno il gioco dell'estorsore.
Il ricattatore ti prometterà che, se pagherai la somma richiesta (spesso in Bitcoin, carte regalo o bonifici esteri), cancellerà le foto e sparirà. È una bugia. Pagare conferma al criminale due cose: che hai soldi e che hai paura. Se paghi una volta, diventerai un "bancomat" per loro. Torneranno a chiedere di più, all'infinito. Non finanziare il tuo stesso tormento.
L'istinto ti dice di cancellare la chat, bloccare l'utente e rimuovere ogni traccia di quell'errore dal tuo telefono. Fermati. Se cancelli le chat, i profili e i messaggi, stai distruggendo le prove. Senza quelle prove digitali, sarà quasi impossibile per le forze dell'ordine o per un perito forense rintracciare l'identità del criminale e procedere legalmente.
Se possibile, disattiva (non cancellare) i tuoi account Facebook, Instagram, LinkedIn, TikTok ecc. per qualche giorno o settimana. Questo impedisce loro di vedere la tua lista amici o di taggarti. Se non possono contattarti, non possono avere i tuoi soldi
Segnala il profilo del ricattatore al social network (Instagram, Facebook, TikTok, app di dating). Seleziona l'opzione specifica per "ricatto", "minacce" o "condivisione di immagini intime senza consenso". Le piattaforme hanno strumenti per bloccare l'hash (l'impronta digitale) delle immagini per impedirne la ricondivisione.
Il loro scopo è i soldi, non la tua reputazione. Se diffondono le immagini, perdono la loro "leva" di ricatto contro di te e rischiano di vedere i loro profili bannati immediatamente, perdendo il contatto con altre vittime. Diffondere il materiale è controproducente per il loro "business".
In Italia, la sextortion non è un "gioco" o uno scherzo di cattivo gusto, ma un insieme di reati gravissimi puniti severamente dal Codice Penale:
Molti pensano di poter andare a sporgere denuncia portando delle stampe degli screenshot delle chat. Purtroppo, in un'indagine seria volta a identificare un criminale informatico (spesso nascosto dietro profili falsi o VPN), lo screenshot è quasi inutile.
Lo screenshot è un'immagine statica, facilmente falsificabile e priva di dati tecnici. Non ci dice da quale server è partito il messaggio, qual è l'indirizzo IP del ricattatore o qual è l'ID univoco del suo profilo social. Per incastrare un estorsore, serve una Perizia Informatica Forense.
Per trasformare le minacce ricevute in prove valide e utilizzabili per un'indagine difensiva o una denuncia querela, è necessario l'intervento di un perito che segua rigorosi standard internazionali.
Il riferimento metodologico è la norma ISO/IEC 27037:2012 (Linee guida per l'identificazione, la raccolta, l'acquisizione e la preservazione delle evidenze digitali). Ecco come operiamo per tutelarti:
Invece di fare foto allo schermo, utilizziamo software forensi per "congelare" lo stato delle chat (WhatsApp, Instagram, Telegram, Messenger, Email). Acquisiamo non solo il testo visibile, ma il codice sorgente della pagina o il database del telefono. Questo processo garantisce che la prova sia integra e non manipolata.
Questa è la parte cruciale per l'investigazione.
Se il ricatto avviene via Email: Estraiamo l'Header completo, che contiene il percorso tecnico fatto dall'email e, spesso, l'indirizzo IP di origine del ricattatore.
Se il ricatto avviene via Social Network: Acquisiamo l'URL univoco del profilo (User ID numerico). Anche se il criminale cambia nome o foto profilo domani, l'User ID rimane lo stesso e permette alle autorità di identificarlo.
Se il ricattatore ha fornito un metodo di pagamento (IBAN, Money Transfer, o Wallet Bitcoin/Crypto), questi dati sono tracce preziose. Nella perizia analizziamo questi elementi per tentare di de-anonimizzare il destinatario dei fondi.
Tutto il lavoro confluisce in una Relazione Tecnica Forense. Questo documento descrive metodologicamente come sono state acquisite le prove, certifica la loro esistenza in una data certa (tramite marcatura temporale e calcolo dell'Hash) e fornisce agli avvocati e alla Polizia Postale gli elementi tecnici necessari per avviare le indagini (rogatorie internazionali, richieste ai provider, ecc.).
La domanda più frequente è: "Ma è un profilo falso, come fate a trovarlo?".
Dietro ogni profilo falso c'è una persona reale che si connette da una linea internet reale. Quando noi periti forniamo alla Procura i dati tecnici corretti (IP, Timestamp, User ID acquisiti secondo ISO 27037), la Magistratura può obbligare i social network (Meta, Google, Telegram) e i provider internet a rivelare:
Senza una perizia tecnica precisa, queste richieste spesso vengono rigettate o non vanno a buon fine per mancanza di dati sufficienti.
Se hai inviato delle tue foto intime ed ora vieni ricattato, ricorda che l'obiettivo del criminale è farti sentire impotente. Ma non lo sei. La tecnologia che usano per minacciarti lascia tracce indelebili che un esperto forense può rilevare.
Non cancellare nulla, non cedere al ricatto e rivolgiti immediatamente a un professionista. Trasformare la paura in azione legale e tecnica è l'unico modo per fermare la persecuzione, proteggere la tua reputazione e assicurare i colpevoli alla giustizia.
Non aspettare che sia troppo tardi. Contatta il nostro studio per una consulenza preliminare riservata e gratuita. Analizzeremo il tuo caso e ti forniremo la soluzione migliore per proteggere la tua privacy e i tuoi diritti.
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