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Contatta il PeritoIl file PDF (Portable Document Format) è diventato lo standard de facto per la condivisione di documenti. Contratti, fatture, referti medici, testamenti, atti legali: quasi ogni documento di importanza transita o viene archiviato in questo formato. Il motivo del suo successo risiede nella sua apparente immutabilità: un PDF "sembra" un blocco di granito digitale, difficile da modificare e identico su ogni dispositivo.
Ma questa è una percezione pericolosa. Un file PDF non è un blocco di granito; è un contenitore di dati complesso, un file che può essere, e spesso viene, modificato, alterato o persino creato da zero per ingannare.
Quando un contratto PDF è al centro di una disputa legale, o una fattura PDF sembra sospetta, la domanda non è più "cosa c'è scritto?", ma diventa: "Questo PDF è autentico? È stato modificato? E come posso provarlo legalmente?". La risposta risiede in una perizia forense del file PDF, l'unica analisi in grado di fornire risposte certe e difendibili in un contesto legale.
Il mito dell'immutabilità del PDF crolla di fronte a un dato di fatto: i software per modificarli sono comuni e accessibili a tutti. Strumenti come Adobe Acrobat Pro, o decine di alternative online, permettono di:
La sfida, quindi, non è se un PDF possa essere modificato, ma dimostrare che lo è stato, quando è successo e, se possibile, chi è stato. Un esame superficiale non basta: le modifiche ben fatte sono invisibili a occhio nudo. È qui che entra in gioco l'analisi forense.
Una perizia su un file PDF è cruciale ogni volta che l'autenticità, l'integrità o l'origine del documento sono messe in discussione. I casi più comuni includono:
Una perizia forense non si limita a guardare ciò che il PDF mostra a schermo. La vera indagine avviene "sotto il cofano", analizzando la struttura interna del file, che è di fatto un complesso pezzo di codice.
Ogni PDF contiene metadati: informazioni sull'autore, il software utilizzato (es. "Microsoft Word 2019", "Scanner HP"), la data di creazione e la data di ultima modifica. L'utente medio pensa che questa sia la prova regina. In realtà, i metadati visibili sono la prova più debole, poiché possono essere facilmente modificati (un processo noto come "metadata spoofing").
L'analisi forense va oltre: cerchiamo contraddizioni nei metadati nascosti e in quelli visibili. Un file che dichiara di essere stato creato nel 2018 con un software del 2023 è un palese segnale di allarme. Cerchiamo le discrepanze che l'alteratore ha dimenticato di coprire.
Un PDF è composto da "oggetti": blocchi di testo, immagini, font. Molti non sanno che quando un PDF viene modificato e salvato (specialmente con la funzione "salvataggio incrementale"), il software spesso non sovrascrive i vecchi dati, ma aggiunge i nuovi oggetti alla fine del file, segnando i vecchi come "obsoleti".
Per un perito, questa è una miniera d'oro. Analizzando la struttura interna del file, possiamo spesso recuperare le versioni precedenti del testo. Possiamo trovare la clausola prima che venisse modificata o l'importo prima che venisse alterato, tutto contenuto nello stesso file, invisibile all'utente.
Se un PDF è stato firmato digitalmente (es. PAdES) o ha una Marca Temporale (Timestamp) apposta da un'autorità di certificazione (TSA), l'analisi è diversa. In questo caso, non verifichiamo il contenuto, ma l'integrità della firma e del certificato. Se la firma è valida e il certificato è affidabile, abbiamo la prova crittografica che il documento non è stato alterato dopo l'applicazione della firma e che esisteva in quella forma in una data e ora certe.
A volte l'indagine non riguarda un PDF esistente, ma uno cancellato. Il "File Carving" è una tecnica forense usata per recuperare file (o frammenti di essi) direttamente dallo spazio non allocato di un hard disk, di una chiavetta USB o di uno smartphone, anche dopo che sono stati eliminati.
Immaginiamo di aver trovato la "pistola fumante": una versione precedente del testo nascosta nel file. Come la portiamo in un contesto legale? Non possiamo semplicemente fare uno screenshot. Qualsiasi avvocato di controparte lo contesterebbe: "Come so che non l'ha alterato lei, signor Perito?".
È qui che la procedura diventa più importante della scoperta stessa. Per garantire che la prova sia ammissibile, seguiamo un protocollo internazionale rigoroso: lo standard ISO/IEC 27037:2012. Questa norma definisce le "Linee guida per l'identificazione, la raccolta, l'acquisizione e la preservazione delle evidenze digitali".
L'analisi di un PDF con valore legale non inizia dal file, ma dal dispositivo che lo contiene (il PC, il server, la chiavetta USB):
Questo processo garantisce che la prova sia autentica (proviene da quel dispositivo), integra (non l'abbiamo alterata durante l'analisi) e ripetibile (un altro perito può seguire i nostri passi ed ottenere lo stesso risultato).
Puoi fare un controllo preliminare. Apri il file e vai su "Proprietà" (File > Proprietà). Guarda le date di Creazione e Modifica e il software "Applicazione" e "Produttore PDF". Se le date sono incoerenti o se il software sembra strano (es. un "PDF editor" su un documento che dovrebbe essere solo un "Word-to-PDF"), hai un buon motivo per sospettare. Ma ricorda: questa non è una prova, solo un indizio.
No, di per sé non ha data certa. La data "Data di Creazione" nei metadati è solo un'informazione scritta nel file, facilmente modificabile. L'unico modo per dare a un PDF una data certa opponibile a terzi è apporre una Marca Temporale (Timestamp) tramite un servizio di certificazione accreditato.
No. Qualsiasi prova che presenti deve essere stata raccolta in modo forense. Un'analisi "fai-da-te" manca di verifica dell'integrità (l'hash), di una catena di custodia e non è stata eseguita da una terza parte imparziale. Verrà quasi certamente contestata e rigettata.
Un file PDF non è un pezzo di carta digitale. È un archivio complesso la cui storia è scritta nel suo codice. Il testo che vedete è solo la superficie; le prove della sua autenticità o della sua alterazione si trovano nei metadati nascosti, nella struttura degli oggetti e nelle tracce lasciate dai software che lo hanno manipolato.
Ignorare queste tracce o, peggio, contaminarle con un'analisi "fai-da-te" può significare la perdita di una prova cruciale. Solo un'indagine forense metodica, basata su standard internazionali come l'ISO 27037, può rivelare la verità e renderla una prova valida.
Non aspettare che sia troppo tardi. Contatta il nostro studio per una consulenza preliminare riservata e gratuita. Analizzeremo il tuo caso e ti forniremo la soluzione migliore per proteggere la tua privacy e i tuoi diritti.
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